La tecnica dell’icone

Il nostro lavoro comincia con l’insabbiamento della superficie del bordo che abbiamo scelto con carta vetrata fine a  raggiungere un rivestimento regolare. Poi lo ricopriamo di tessuto fine, quale il cotone o tela, immersa in colla tiepida della pelle del coniglio. Quando la colla si asciuga, tagliamo il tessuto eccessivo che appende sopra il bordo ed applichiamo la terra che stiamo per dipingere sopra come segue: Mescoliamo il gesso o lo stucco con la colla della pelle del coniglio e applichiamo parecchi strati attraversati assicurandoci che ciascuno si asciughi prima che il lo strato  successivo sia applicato. Dopo che tutti gli strati si sono asciugati, insabbiamo la terra con carta vetrata fine per ottenere una superficie molto regolare. Il bordo ora è preparato per essere dipinto sopra. Il punto seguente è di fare uno schizzo preliminare della figura o scena che vogliamo dipingere. In primo luogo disegniamo lo schizzo che lo regola proporzionalmente allo spazio che abbiamo. La composizione è uno degli elementi di base che contribuiscono al finale estetico bello dell'icona. Dopo trasferiamo la composizione al bordo e  possiamo iniziare a dipingere i precedenti con blu o un colore ocraceo, o prepariamo la superficie per la doratura. Facendo uso della tecnica di doratura dell'olio applichiamo parecchi strati di gomma lacca per isolare e lisciare la superficie. Poi applichiamo una colla, chiamata “mixion che specificamente è usato per la doratura dell'olio. Dopo 12 ore possiamo applicare la foglia di oro. Un'altra tecnica della doratura, e’ quella tradizionale, cioe’  dell'acqua. Invece “del mixion” usiamo l'acqua, “raki” o vodka poi puliamo  l'oro con una pietra dell'agata. La preparazione della terra è la stessa per la doratura dell'olio ma richiede più strati di gesso e deve essere fatta con grande precisione e con  cura perché la superficie che stiamo per dorare deve essere assolutamente regolare. Per questa tecnica usiamo il tronco invece di gomma lacca. Il tronco è una pasta dei colori differente diluto con il bianco dell'uovo, come specie di fondamento, in modo da fondere con l'oro quando e’  brunito con la pietra dell'agata.

Questa tecnica è seguita da pochi pittori di iconografia perche’ richiede moltissima esperienza. Ci sono inoltre molte difficoltà tecniche in questione per la sua riuscita come applicazione. Il nostro laboratorio si specializza in questa tecnica con risultati eccellenti. L'oro che usiamo è 24 carati, di maggior spessore dal di solito. Dopo che la doratura e’ pronta cominciamo a dipingere l'icona. La tempera dell'uovo è il medium di base per la pittura dell'icona. Usando il tuorlo d'uovo diluito con acqua ed aceto e l'aggiunta dei pigmenti naturali, creiamo i toni differenti di colore. Non usiamo mai gli acrilici o i colori di industriale perché non solo vengono a mancare nella riflessione dei toni di colore ma inoltre si sbiadiscono dopo un po'. I pigmenti naturali usati dai primi iconografi hanno conservato il loro colore originale, permettendo che noi ammiriamo il loro lavoro durante le età.
Per quanto riguarda il processo, la pittura delle icone portatili come pure l'iconografia delle mura è fatta con la stessa tecnica. La Sarcomata come pure gli abiti da cerimonia, sono dipinti negli strati successivi di colore, creando le gradazioni sottili dal buio alla luce.

proplasmos.
Questo è il colore basso scuro dipinto sopra l'intero sarcomata ed è il tono che rimane nell'area protetta all'estremità. Alla fase seguente procediamo a fare il grapsimo„ (pittura del profilo, con una spazzola molto sottile) degli occhi, del naso, delle orecchie e delle sopracciglia in un colore scuro. Il grapsimo richiede grande attenzione per è il modo di trasporto dell'espressione della figura. Gli occhi sono dipinti più grandi della norma per accentuare più intensivamente la loro espressione. I pupilli degli occhi inoltre diventano più ellittici.
Dopo faremo il sarcoma facendo uso di una miscela di proplasmos e dei toni della carne. Per livellare i punti di incontro, usiamo un tono medio chiamato “glykasmos”. Più successivamente  facciamo “il photismata” che è applicato aggiungendo un poco di bianco al colore della carne. Applichiamo altrettanto il “photismata” per rendere il volume del fronte soddisfacente. I capelli sono dipinti facendo uso della stessa tecnica.
Allo stadio finale applichiamo “i psimythies” che sono le linee bianche aggiunte per evidenziare “il photismata” Con “i psymmithies” possiamo dare significativamente l'espressione facciale. La loro applicazione richiede moltissima attenzione e dettaglio, facendo uso dei colpi fini della spazzola caricati con come poca pittura come possibile.

Gli abiti .
 Dipingiamo l'intera superficie degli abiti da cerimonia nel tono di colore che desideriamo che rimanesse nell'area dove vogliamo. Dopo alleggeriremo il colore del proplasmos con il bianco o un altro colore leggero ed applicheremo la prima “lama” (punti culminanti).
Procediamo al secondo e terzo “lama” tenendo la parte di ciascuno di quella precedente che e’ scoperta. Nella tappa finale noi applica “gli psymmythies” in un colore quasi. Se c’e’  bisogno  di fare le “chrysokondylies” negli  degli abiti da cerimonia (la decorazione sottile  in forma di line d’oro) noi continuiamo il disegno loro e poi le doriamo con la foglia di oro. Quando la pittura è finita facciamo le aureole, l'iscrizione ed i margini. Led aureole possono essere dorati o dipinti in un colore ocraceo.
L'icona ora è pronta ad essere verniciata. Ciò deve essere fatto più successivamente alcune settimane dopo in modo che la fusione chimica dell'uovo e dei pigmenti sia completa. Dopo un mese possiamo procedere alla vernice finale. Le vernici che usiamo sono resine naturali, tiepide applicato con una spazzola.